1806 - 1812
Con decreto n. 116 del 14 luglio 1806 veniva istituita in Napoli una Commissione militare per giudicare i delitti commessi contro la pubblica sicurezza.
La Commissione, nominata dal Governatore Generale di Napoli, Maresciallo dell’Impero, era composta da un Colonnello, con funzioni di Presidente, da un Capo battaglione, due capitani, un tenente e un sotto-tenente, con i compiti di giudicare individui accusati di brigantaggio, di assassinio sulle strade pubbliche, di rivolta a mano armata, spionaggio, corrispondenza sediziosa ed altri reati diretti ad attentare alla sicurezza dello Stato e rovesciare il governo francese. Le sentenze emesse dalla Commissione erano esecutive nelle 24 ore, senza revisione o appello.La conquista francese del Regno di Napoli trovò già costituite le bande di briganti che, a partire dal 1806, costrinsero l’esercito napoleonico a svolgere un’attività repressiva molto dura. Lo stesso anno le Calabrie venivano dichiarate in stato di guerra con la possibilità per l’autorità militare di nominare la Commissione per i giudizi di cui sopra. Dal 1° giugno 1810 furono abolite e le funzioni trasferite alle Corti Speciali, ma con decreto 24 settembre 1810 fino al mese di aprile 1811 nelle province delle Calabrie furono ristabilite a Cosenza e a Monteleone per la Calabria Ultra e a Cosenza per la Citra, “per giudicare i fuorgiudicati e i briganti presi colle armi alla mano nelle dette province”.
La durezza delle sentenze si evince dalle centinaia di condanne alla pena capitale.