In epoca francese avvenne il riordino dell’Amministrazione Civile del Regno delle Due Sicilie, con i decreti 8-8-1806 e 8-12-1806, con i quali la Calabria fu divisa in due province: Citeriore con capoluogo Cosenza e Ulteriore con capoluogo Monteleone, attuale Vibo Valentia. A capo di ogni Provincia vi era un Intendente, gerarchicamente subordinato al Ministro dell’Interno, nelle mani del quale erano accentrati tutti i poteri amministrativi, finanziari e di polizia.
Le province furono divise in distretti, (quattro nella Calabria Citeriore e cioè Cosenza, Castrovillari, Rossano e Amantea, sostituita in seguito da Paola), con a capo un sottintendente e questi in circondari, di cui sostanzialmente erano responsabili i giudici di pace. I comuni erano affidati ai Decurionati con un esecutivo formato da “eletti” e dal sindaco. In stretto contatto con i sottointendenti, i sindaci ed altre autorità, l’Intendente era affiancato da un Consiglio d’Intendenza composto da tre membri di nomina regia e un segretario generale. L’Intendenza di Calabria Citra assimilabile all’odierna Prefettura continuò ad esistere anche durante la Restaurazione (1815-1862) e ad essa fa capo molta documentazione d’archivio.
L'Intendente esercitava poteri di amministrazione attiva e di tutela sui comuni e sugli stabilimenti pubblici; esaminava la situazione fisica e morale del territorio della provincia; aveva competenze giurisdizionali anche in qualità di commissario ripartitore dei demani comunali. Funzionario di alta polizia, dirigeva il servizio sanitario e vigilava sulla riscossione delle contribuzioni dirette. ( G. Di Benedetto)
1815 - 1862 (con antecedenti dal 1751 e seguiti fino al 1887)
Segretariato generale e gabinetto - I Ufficio